In libreria "Il debutto della Scuderia Ferrari" di Franco Andreatini
di Franco Andreatini
Piero Bucci (1900-1971), era stato negli anni Trenta uno spericolato “gentleman-driver” e aveva partecipato a quattro edizioni della Mille Miglia, dal 1929 al 1932. Negli anni seguenti, il matrimonio, le responsabilità dell'azienda paterna e l'arrivo di un figlio ne decretarono l'abbandono delle corse. Piero Bucci aveva partecipato anche a numerose gare nei circuiti di mezza Italia compreso ovviamente quello di casa: il Circuito di Senigallia. Piero Bucci era stato anche uno dei componenti della “Scuderia Ferrari” che proprio in quegli anni portava in pista piloti e auto Alfa Romeo sotto l'egida di quella Scuderia destinata a diventare un mito.
Nata nel novembre del 1929 la Scuderia Ferrari alla fine del 1931 festeggiava i primi due anni di attività e, per ricordare i primi importanti risultati fu stampata una brochure: “2 Anni di corse 1930 – 1931”. Nella pubblicazione troviamo il saluto del Cav. Benito Mussolini “primo automobilista d'Italia” a bordo di una Alfa Romeo. Presenti via via tanti personaggi dell'epoca, politici e non, che inneggiano alle glorie e ai futuri successi di una Scuderia che avrebbe tenuto alto l'onore dell'Italia nelle competizioni. Un'epopea che è compendiata in una brochure oggi rarissima, praticamente introvabile come anche la Casa di Maranello l'ha definita in un annuario del 1993, e che Piero Bucci ha gelosamente conservato per una vita.
A distanza di tanti anni i familiari hanno deciso di mettere a disposizione degli appassionati la ristampa della brochure,inserendola in una pubblicazione dedicata alla memoria di Piero Bucci.
A mano a mano che procedevo nella stesura di questa pubblicazione scoprivo continuamente nuove notizie, documenti fotografici, personaggi e curiosità che mi hanno intrigato al punto da ampliare il mio lavoro, ripercorrendo, seppure per sommi capi un po' di storia dell'automobilismo dagli inizi del Novecento, cercando ad un tempo di calare il lettore in quell'atmosfera così fascinosa come quella della “Belle Epoque”. Testimonianze di un'epopea di uomini e macchine che hanno appassionato intere generazioni creando miti e leggende: Nuvolari, Varzi, Ascari, a bordo di Alfa Romeo, Bugatti e Lancia in competizioni come Mille Miglia e Targa Florio. Ancora oggi dopo quasi ottant'anni il fascino di quelle corse continua a colpire ed è per questo che ho ritenuto giusta e necessaria un'opera certosina di ricerca in vari archivi, in Italia e in Inghilterra che hanno permesso di portare un altro contributo a quel periodo parlando anche di piloti meno conosciuti ma che hanno reso possibile l'epopea con la loro partecipazione, con il loro sacrificio.
Posted by Francesco at
22:47
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Posted by Francesco at
23:41